Questo trauma distorsivo è uno dei più frequenti non solo nello sport, ma anche nella vita quotidiana. La distorsione è causata da una flessione o una torsione improvvisa ed eccessiva della caviglia, dovuta a sollecitazioni che superano il normale range di movimento e causano uno stress dell’articolazione. Il trauma distorsivo può portare un’instabilità del distretto corporeo e una lassità delle strutture capsulo-legamentose, con lesioni o lacerazioni delle stesse.
Sintomi
- Dolore soprattutto durante il cammino o appoggiando il piede a terra
- Dolore alla palpazione nella zona anteriore dell’articolazione e del malleolo esterno
- Gonfiore e tumefazione
- Limitazione funzionale dei movimenti e dolore
- Eventuali ematomi
Diagnosi
La diagnosi deve essere effettuata da un medico fisiatra o ortopedico. Lo specialista visitando e ascoltando il paziente può valutare clinicamente il trauma e stabilire l’entità del danno, richiedendo, se necessario, esami strumentali adatti
Trattamento
In fase acuta o in caso di distorsioni lievi si procede solitamente con il riposo e la protezione dell’arto interessato, il quale è mantenuto per qualche giorno in posizione elevata per contrastare l’edema. Si applica ghiaccio più volte al giorno e si utilizzano eventuali farmaci prescritti dal medico. È importante la prevenzione di ulteriori sollecitazioni della struttura lesa, a seconda dell’entità del danno può essere necessaria una fasciatura stretta o un tutore e l’utilizzo di stampelle. Il dolore e l’infiammazione possono essere trattati con terapie fisiche come tecar o cryoterapia. Il trattamento fisioterapico successivo è di notevole importanza per la rieducazione funzionale della caviglia, attraverso esercizi di mobilizzazione e di rinforzo muscolare. L’intervento chirurgico è da prendersi in considerazione solo nei casi più gravi di distorsione. Dopo la distorsione di caviglia, molto spesso, rimane un dolore residuo abbastanza significativo, che può portare ad una limitazione funzionale, a rigidità, a sinoviti o tendinopatie e ad una minore stabilità. Il trauma infatti riguarda l’intera articolazione, interessa anche tessuto nervoso e muscolo-tendineo e non solo l’apparato legamentoso. Per questo, sarà di particolare importanza la ginnastica propriocettiva che mira al recupero dell’equilibrio, all’acquisizione di maggiore sicurezza e stabilità. Consente così, il recupero della capacità di rispondere adeguatamente agli stimoli esterni, di camminare su terreni sconnessi, di praticare attività sportiva e gestire cambi di direzione improvvisi, salti e contrasti con avversari. L’allenamento propriocettivo può fare la differenza tra una caviglia che funziona e una caviglia che funziona bene.
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Articolo scritto da CSR Riabilitazione