La sindrome del colon irritabile è una patologia assai diffusa ed in continuo aumento tra gli adulti.
È un disordine gastrointestinale caratterizzato dalla presenza di dolori, talvolta acuti, localizzati nel basso ventre, e da una alterazione della funzionalità organica, senza una specifica patologia dell’intestino. Viene chiamata Sindrome del Colon Irritabile o IBS (Irritable Bowle Sindrome) e rimane, fino ad ora, una patologia clinica indefinita, in quanto non è mai stata scoperta una vera e propria correlazione con la motilità del colon. Generalmente la dieta gioca un ruolo di primaria importanza e uno stile di vita frenetico e lo stress, possono contribuire notevolmente allo sviluppo di forme colitiche.
Quali sono i sintomi?
- Dolori, associati ad una maggiore evacuazione delle feci (diarrea) oppure, al contrario, con stipsi
- Presenza di gas o meteorismo
- Sensazione di gonfiore costante, con aumento della circonferenza addominale nell’arco della giornata.
Che ruolo svolge la dieta?
L’importanza di una corretta alimentazione è alla base nel trattamento della Sindrome del Colon Irritabile.
Quali alimenti evitare con la sindrome del colon irritabile?
- Latte e derivati come formaggi e yogurt
- Alcuni tipi di ortaggi, come le cipolle, cavoli, broccoli, carciofi, melanzane e lattuga
- I legumi, in particolar modo fagioli e lenticchie
- Alcuni tipi di frutta, come le prugne, l’anguria, i kiwi e le pere, molto ricchi in fibre e per gli altri frutti andrebbe tolta la buccia.
- I grassi animali, come il burro e lo strutto
- Le spezie
- La caffeina e gli alcolici
- Se è presente diarrea, evitare cereali integrali in quanto l’eccesso di fibra può andare ad aumentare l’infiammazione intestinale
Quali sono i cibi permessi?
- Carni bianche e pesce
- Frutta e verdura, salvo le limitazioni sopra citate
- Preferire cibi poco elaborati e semplici, da consumare in tranquillità e masticando molto lentamente.
- Bere acqua, meglio se lontana dai pasti e preferibilmente naturale per evitare ulteriore gonfiore
Si può fare sport?
Cercare di limitare il proprio stato di stress svolgendo anche dell’attività fisica è importante per regolarizzare la motilità intestinale.
Articolo scritto dal Dott. Riccardo D’Ambrosi – Ortopedico