È noto che le lesioni del menisco causano dolore e sintomi meccanici a carico del ginocchio. Storicamente, la meniscectomia in aperto ha dimostrato di portare allo sviluppo di segni radiografici progressivi di osteoartrosi nel compartimento meniscectomizzato.
Con l’avvento dell’artroscopia, una meniscectomia parziale, subtotale o totale può essere eseguita con incisioni minime e in regime ambulatoriale. Di fatto, la meniscectomia artroscopica è la più comune procedura ortopedica eseguita negli Stati Uniti. Malgrado la sua natura mini-invasiva e il rapido recupero, le alterazioni radiografiche si possono riscontrare anche con meniscectomie parziali a causa dell’aumento delle pressioni articolari. Oggigiorno, lo scopo della meniscectomia artroscopica è di rimuovere la minor quantità di tessuto meniscale possibile per ottenere un menisco stabile e libero da dolore.
Dinamica della lesione
I pazienti tipicamente descrivono un meccanismo torsionale acuto e improvviso che ha causato l’inizio del dolore. Le lesioni degenerative possono essere di natura più subacuta e a esordio subdolo, con artrosi sottostante o dolore di fondo che poi diventa localizzato e intenso. Un’anamnesi dettagliata di una pregressa sintomatologia dolorosa al ginocchio, precedenti interventi chirurgici al ginocchio e altre lesioni (lesioni legamentose, fratture) dovrebbero essere svelati.
Sintomi
I sintomi si caratterizzano per
- Dolore, spesso posteriore, sul compartimento mediale o laterale
- Dolore alla flessione profonda del ginocchio e durante la deambulazione, meccanismi torsionali e attività
- Sensazione di “cedimento”
- Sintomi meccanici: rigidità, blocchi articolari, percezione di click
- Versamenti continui o ricorrenti
Importanza della visita ortopedica specialistica
Un esame obiettivo approfondito effettuato da un ortopedico specializzato è fondamentale perché le lesioni meniscali sono comunemente associate ad altro tipo di lesioni come la lesione del legamento crociato anteriore e le fratture del piatto tibiale. Un dettagliato esame obiettivo del ginocchio si dimostra costantemente affidabile nella diagnosi della lesione meniscale. La risonanza magnetica non costituisce un’alternativa a un buon esame obiettivo, ma può essere un utile strumento per confermare la diagnosi o per differenziare alterazioni patologiche nei casi più difficili. L’intervento di meniscectomia è indicata per qualsiasi lesione meniscale sintomatica abnormemente mobile o che non tende alla riparazione e quando il trattamento conservativo è fallito. Sono controindicazioni all’intervento le artriti settiche attive e significative comorbilità mediche.
Articolo scritto dal Dott. Riccardo D’Ambrosi – Ortopedico