Detto anche tenosinovite stenosante dei flessori, è un’infiammazione dei tendini flessori della mano che causa il caratteristico scatto, rendendo difficile o impossibile piegare il dito colpito. Maggiormente interessata la mano dominante e le dita più spesso coinvolte sono anulare, pollice e medio.
Sintomi:
- iniziale indolenzimento, dolore, gonfiore e presenza di un piccolo nodulo tendineo alla base del dito sul palmo a livello dell’articolazione metacarpofalangea.
- rigidità del dito, soprattutto al mattino
- sensazione di schiocco o scatto e difficoltà nei movimenti, con possibilità di blocco in flessione del dito se l’infiammazione si prolunga.
Diagnosi:
É effettuata da un chirurgo della mano che attraverso una visita e un’anamnesi adeguate individuerà il trattamento più idoneo. É importante non trascurare il disturbo e intervenire subito nella fase iniziale della patologia per evitare la progressione e il peggioramento dello stato infiammatorio.
Trattamento:
Può essere conservativo nei primi stadi della patologia, chirurgico se l’infiammazione si è protratta nel tempo.
Il trattamento conservativo prevede:
- l’uso di tutori per mettere in scarico i tendini, favorire il riposo ed evitare flessioni complete
- l’utilizzo di farmaci antinfiammatori
- modifica delle attività manuali che favoriscono l’infiammazione
- terapie fisiche (onde d’urto, tecar, cryoterapia)
- ghiaccio, arnica
- Tape
- Riabilitazione pre e post operatoria e preventiva
Il trattamento chirurgico consiste nella liberazione del tendine attraverso la sezione della puleggia.
Dopo l’intervento l’uso di un tutore e alcuni semplici esercizi di fisioterapia sono utili per evitare la formazione di aderenze tendinee e ripristinare il corretto scorrimento del tendine, il trattamento dell’edema e della cicatrice permettono di ottenere il completo recupero funzionale della mano.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Marina Pugno – Terapista della mano