Cos’è l’intolleranza al lattosio?
L’intolleranza al lattosio è causata da un deficit di lattasi, un enzima prodotto dalle cellule dell’intestino tenue che scindendo il lattosio in glucosio e galattosio ne permette l’assorbimento. La causa può essere una normale conseguenza della crescita, infatti negli anni i livelli di lattasi diminuiscono naturalmente, oppure dopo una malattia (come la celiachia, una gastroenterite o una malattia infiammatoria), un intervento o un trauma intestinale.
Sintomatologia
I sintomi compaiono a breve distanza dall’assunzione di alimenti contenenti lattosio e includono diarrea, crampi addominali, gonfiore e meteorismo. La gravità dei sintomi varia in base al quantitativo assunto.
Come fare diagnosi
Il test validato per la diagnosi è il breath test; si tratta di un’analisi non invasiva, che si effettua mediante l’analisi di campioni di aria espirata. Il proliferare di siti poco affidabili e test per le intolleranze alimentari fasulli, si sta diffondendo nella popolazione insieme alla moda dell’autodiagnosi d’intolleranza e con conseguente esclusione del latte e i prodotti lattiero-caseari dalla dieta anche in assenza di una diagnosi certa e in molti casi senza nemmeno un motivo di sospetto. Ciò costituisce un pericolo e un importante fattore di rischio per la salute pubblica, poiché il consumo adeguato di prodotti lattierocaseari è correlato con importanti benefici per la salute.
Quali solo le quantità consigliate?
Le linee guida per una sana alimentazione consigliano il consumo di 3 porzioni di latte o yogurt al giorno. I prodotti lattiero caseari sono importanti nella prevenzione dell’osteoporosi, essendo un’ottima fonte di calcio. L’esclusione di questi alimenti, quindi, potrebbe creare problemi dal punto di vista nutrizionale e per questo essere valutata con attenzione, anche dagli intolleranti al lattosio, e sotto il parere medico, al fine di evitare restrizioni non necessarie. La maggioranza delle persone intolleranti è infatti in grado di digerire piccole quantità di lattosio, soprattutto se associate a cibi che rallentano il transito intestinale. Nella maggioranza dei casi di intolleranza è spesso possibile assumere latte a ridotto contenuto di lattosio, yogurt e formaggi a pasta dura.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Elena Lionetti – Nutrizionista